L'isola del silenzio
In Piemonte la perla del lago d'Orta
In un lago piccolo, tranquillo e circondato dal verde sorge un luogo bellissimo: si tratta dell’isola di San Giulio. Situata a 292 metri sul livello del mare, di fronte al centro di Orta San Giulio, di cui è frazione, questa piccola perla ricca di misteri da scoprire si trova in provincia di Novara, nel lago d’Orta. Un bacino lacustre prealpino che si allunga per 13 km in direzione nord-sud ed è chiuso a ovest e a est da rilievi montuosi, tra i quali il gruppo che culmina nel Mottarone (1491 m) e che lo separa dal Lago Maggiore; il promontorio d’Orta, di fronte al quale sorge l’isola di San Giulio, lo divide in due bacini.
L’isola di San Giulio è lunga 275 metri e larga 140. Prende il nome dal santo che vi visse nel IV secolo. Giulio di Orta fu un religioso greco che raggiunse l’Italia col fratello Giuliano per evangelizzare i pagani e costruire chiese. Giulio disse al fratello di costruire la loro novantanovesima chiesa a Gozzano, in provincia di Novara. Lui invece cercò un posto speciale per la centesima: lo trovò sull’isola di San Giulio, dopo aver attraversato il lago stendendo il suo mantello, perché non aveva trovato nessuno che lo traghettasse dall’altra parte (almeno così dice la leggenda). Giunto sull’isola il santo dovette sconfiggere draghi e serpenti, simbolo del paganesimo, per poi fondare una chiesa proprio dove oggi sorge la basilica di San Giulio. Questa leggenda è stata rivisitata in modo molto originale anche in un fumetto dell’editore Bonelli: Martin Mystère.
La basilica di San Giulio venne eretta secondo la tradizione nel 390, fu interamente ricostruita nel IX secolo e poi a più riprese rimaneggiata. La facciata tripartita è preceduta da un pronao (porticato) aggiunto in epoca tardomedievale. Il campanile a bifore e trifore, risalente all’XI secolo, fu restaurato nella prima metà del Novecento. L’interno è ricco di opere d’arte, tra cui un bellissimo ambone in marmo nero di Oira (sec. XI o XII) e notevoli tele e affreschi.
Scoprire l’isola camminando tra le sue suggestive viette con i cartelli che invitano alla meditazione e al silenzio, prendere un caffè nei piccoli bar di fronte alle acque del lago, affacciati su un panorama davvero unico, oppure fare un po’ di shopping nei negozi vi permetterà di rilassarvi e di passare un po’ di tempo in piena tranquillità. Successivamente si può prendere uno dei numerosi traghetti che collegano l’isola con la terraferma e raggiungere un centro posto sulla sponda orientale del lago: Orta San Giulio, un paesino incredibilmente bello.
Orta conserva un aspetto pittoresco grazie alle caratteristiche abitazioni con loggette e alle viuzze tortuose. Il palazzo della Comunità (1582), con ampio porticato nella parte inferiore, sorge nella centrale piazza Mario Motta (aperta sul lago e alberata); dietro di esso vi è la chiesa di San Bernardino, risalente al XV secolo e successivamente rimaneggiata nei secoli XVII e XVIII. La parrocchiale dell’Assunta, del XV secolo, ricostruita nel Settecento, conserva il portale dell’edificio originario e una tela di Giulio Cesare Procaccini; la facciata fu rifatta nel XX secolo su progetto di Carlo Nigra. In estate nel borgo ha luogo l’Orta Opera Festival. Un posto romantico e rilassante dove immergersi in un’atmosfera da borgo incantato. Sul colle che sovrasta il paese, immerso in un bosco di pini e faggi, sorge il santuario del Sacro Monte di Orta, per chi desidera unire anche la componente religiosa e meditativa alla gita.
In località Legro si trova un luogo assai strano che merita senz’altro una visita: il singolare Museo dei Muri Dipinti, dedicato al cinema e ai film ambientati nel territorio del lago d’Orta. Anche molti libri hanno trovato il loro sfondo in queste zone: Gianni Rodari ha scritto la novella per ragazzi C’era due volte il Barone Lamberto ovvero I misteri dell’isola di San Giulio. Recentemente la scrittrice Francesca Battistella ha ambientato a Orta il suo romanzo giallo La stretta del lupo.