Gli spinelli spengono il sesso

 

Uno studio australiano conferma: la cannabis aumenta l'eiaculazione precoce e allontana l'orgasmo. E a rischio c'è anche la fertilità.

 

Sesso, droga e rock’n roll? I primi due non vanno certo così d’accordo come si voglia far credere. Se, infatti, lo sballo della droga aumenta l’appetito sessuale, chi fuma spinelli quotidianamente fa quattro volte più fatica a raggiungere l’orgasmo di chi non fa uso di cannabis. Lo rivela uno studio australiano pubblicato sul Journal of Sexual Medicine, condotto da ricercatori di La Trobe University di Melbourne.

Sono stati studiati più di 8500 australiani tra i 16 e i 64 anni, di cui l'8,7 per cento ha ammesso di aver fumato marijuana nel corso dell'ultimo anno. Oltre ai problemi di raggiungimento del picco del piacere, che colpisce la maggioranza dei fumatori di erba, i medici hanno riscontrato, in alcuni fumatori di marijuana, una tasso di eiaculazione precoce tre volte superiore a chi non fa uso della sostanza. Quindi, c’è chi va troppo piano e chi va troppo veloce ma, ad ogni modo, lo spinello compromette la sessualità.

E oltre al danno la beffa, perché, come hanno scoperto gli stessi scienziati, il fumo mette a rischio le capacità sessuali ma aumenta il desiderio e l’attività sessuale: infatti, le donne che usano la cannabis sono risultate sette volte più colpite da infezioni ai genitali, proprio per via di un aumento delle performance. Per cui aumenta la voglia, ma aumentano i flop e la conseguente frustrazione.

Come se non bastasse, una recentissima nota del Dipartimento Politiche Antidroga (Dpa), rilasciata proprio in seguito alla comunicazione del nuovo studio, alza il tiro sottolineando come anche la possibilità futura di diventare genitori sia in pericolo per colpa della passione per lo spinello. Basterà lo spettro del sesso ko per dire bye bye alla cannabis?