Dopo 30 anni una nuova arma contro il melanoma


Non e' un vaccino, ma una immunoterapia. In Italia il tumore della pelle colpisce circa 6.000 persone l'anno e ne uccide 1.500


Dopo 30 anni di fallimenti, c'e' una nuova arma efficace contro il piu' aggressivo tumore della pelle, il melanoma, che in Italia colpisce circa 6.000 persone l'anno e ne uccide 1.500. Non attacca direttamente il tumore, ma scatena le difese immunitarie. I risultati della sperimentazione, condotta in 125 centri nel mondo e nella quale l'Italia ha avuto un ruolo importante, sono stati presentati oggi, nel congresso della Società Americana di Oncologia Molecolare (Asco) in corso a Chicago (Illinois). La molecola, chiamata ipilimumab, e' giunta alla fase 3 della sperimentazione. Non e' un vaccino, ma una immunoterapia: "Mentre un vaccino stimola direttamente il sistema immunitario, questo farmaco rimuove un blocco", spiega il coordinatore del ramo italiano dello studio, Paolo Ascierto, dell'Istituto Nazionale Tumori 'Pascale' di Napoli.
La molecola sblocca il freno molecolare che in condizioni normali ferma la reazione immunitaria al momento giusto. Di conseguenza, le difese immunitarie sono scatenate senza limiti contro le cellule tumorali. I risultati sono giudicati così incoraggianti che in Italia i pazienti con la malattia avanzata potrebbero avere il farmaco per uso compassionevole (i primi 20 a Napoli). Alcuni centri, infine, stanno sperimentando il farmaco contro i tumori di prostata e polmone.