L’ansia nasce nell’ippocampo

Funziona come “cassetto della memoria”

 

Gli stati d’animo ansiosi trovano il loro punto di origine in una zona del cervello, e in particolare dell’ippocampo, denominata “giro dentato”, un circuito nervoso molto importante che funziona un po’ come uno scrigno dei ricordi. La scoperta viene da uno studio effettuato sugli animali da laboratorio, ma tutto fa supporre che anche negli uomini il giro dentato abbia un ruolo di rilievo per scatenare la tendenza ad ansia ingiustificata.

Lo studio è stato effettuato nel Laboratorio Europeo di Biologia Molecolare di Monterotondo da Theodoros Tsetsenis e Luisa Lo Iacono, diretto da Cornelius Gross e pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience. La ricerca mostra che “spegnendo” il giro dentato dell'ippocampo di topolini “ansiosi”, il loro disturbo d'ansia eccessiva passa. Poiché questi circuiti si sono conservati con poche variazioni lungo la scala evolutiva, è molto probabile che nell’uomo si verifichino fenomeni analoghi a quanto riscontrato nelle cavie.  

L'ansia è una condizione che si verifica spesso in situazioni dubbie che il soggetto arriva a percepire come possibili minacce. In condizioni normali, di fronte a situazioni di questo genere, che in realtà non sempre celano un pericolo effettivo, siamo in grado di conservare la calma e fronteggiare con serenità una minaccia solo possibile. Ma se si cade in preda all’ansia, si finisce per perdere il controllo e tutte le situazioni incerte sono vissute come una minaccia, anche se questa reazione è ingiustificata. Proprio l’incapacità di mantenersi razionali di fronte a situazioni ambigue è un segno distintivo del disturbo ansioso: per questo i ricercatori hanno cercato le basi neurali di questo stato d’anima, studiando topolini che si mostrano “ansiosi” in presenza di condizioni confuse.

Gli animali utilizzati dagli studiosi a questo scopo sono roditori transgenici nei quali è stato messo fuori uso il gene per un recettore della serotonina, il neurotrasmettitore del buon umore. Per questo motivo questi topolini manifestano ansia ingiustificata di fronte a situazioni ambigue, da loro percepite sempre come una fonte di pericolo. Con una nuova tecnica farmacologica messa a punto nel laboratorio alle porte di Roma, gli esperti sono riusciti a spegnere temporaneamente diverse parti del cervello dei topolini ansiosi.

Una regione in cui si pensava potesse risiedere i circuiti da cui nasce l'ansia poteva essere l'amigdala, che presiede alle emozioni. Ma spegnendo quest’area del cervello scompaiono tutte le reazioni emotive condizionate a stimoli, sia che si tratti di stimoli pericolosi sia che invece si tratti di input ambigui. Gli esperti hanno perciò continuato la ricerca e si sono accorti che, spegnendo invece il giro dentato dell'ippocampo, il disturbo d'ansia ingiustificata dei topolini cessava. Secondo i ricercatori queste scoperte implicano  che il disturbo ansioso è con ogni probabilità dovuto alla presenza di disfunzioni del giro dentato, e in particolare a difetti di sviluppo dei collegamenti nervosi.