Raggi UVa e rischio melanoma

 

Uno studio di un'università statunitense lancia nuovamente l'allarme: i raggi Uva dei lettini abbronzanti sono dannosi per la pelle e possono causare l'insorgenza del melanoma.

 

Lo studio della statunitense George Washington University, pubblicato sulla rivista Nature Communications, ha approfondito l'effetto dei raggi Uv sulla produzione di melanina e il conseguente aumento del rischio di melanoma.

Edward De Fabo, che ha condotto la ricerca, spiega: «Si tratta della prima volta che la formazione di melanina indotta dai raggi UV, quindi il processo dell'abbronzatura tradizionalmente ritenuto protettivo nei confronti del cancro alla pelle, si è mostrato invece direttamente coinvolto nella comparsa del melanoma in un modello animale».

I ricercatori hanno differenziato l'effetto dei raggi UVa da quelli UVb esponendo alcuni modelli animali mammiferi a diverse lunghezze d'onda di luce ultravioletta. Dai risultati è emerso che l'induzione del melanoma in seguito a raggi UVa (320 nanometri di lunghezza d'onda) richiedeva la presenza di pigmenti di melanina ed era associata al danneggiamento ossidativo del Dna all'interno dei melanociti. Le radiazioni UVb inducevano invece il melanoma in maniera indipendente dal pigmento, provocando un danno diretto del Dna. «Abbiamo anche scoperto che la melanina, vista come agente che induce il melanoma, provoca il tumore quando la pelle è esposta solo ai raggi UVa e non a quelli UVb. Questa scoperta è importante perché la formazione del melanoma è stata correlata con l'uso dei lettini solari: probabilmente questo è possibile perché le lampade abbronzanti emetto radiazioni UVa con un’intensità dodici volte superiore a quella dei raggi UVa della luce solare a mezzogiorno, giusto per rendere l'idea».