Disgrafia: come riconoscerla
La
scrittura è un meccanismo complesso che richiede sia abilità di comprensione sia
traduzione grafica del linguaggio, che specifiche abilità motorie, soprattutto
di motricità dei muscoli delle mani.
La
disgrafia è un disturbo specifico dell’apprendimento (DSA) che colpisce
l’espressione scritta.
I
bambini disgrafici hanno difficoltà a esprimere correttamente un pensiero in
forma scritta, non riescono a incolonnare i numeri e, nei casi più evidenti, non
distinguono maiuscole e minuscole e arrivano a scrivere le lettere al contrario.
Nel caso questo disturbo si presenti in forma più evidente trattando i numeri,
si parla di discalculia.
Anche se
gli esperti non sono ancora riusciti a classificarla, la disgrafia è sicuramente
conseguenza di un disordine neurologico che può migliorare sensibilmente, se
scoperto e trattato precocemente [1].
I
sintomi che possono far pensare alla disgrafia sono, in genere, abbastanza
evidenti.
La
scrittura è, spesso, incomprensibile e incoerente. Il bambino disgrafico tende a
mescolare caratteri a stampatello e scrittura corsiva, lettere maiuscole e
minuscole, non riesce a seguire una linea retta nella scrittura e la posizione
delle lettere sulla pagina è incoerente rispetto a linee e margini del foglio.
Anche le dimensioni e l’inclinazione dei caratteri variano molto. Ha difficoltà
a mettere i numeri in colonna e nelle giuste sequenze e non riesce a disegnare
grafici. Tende inoltre a lasciare parole incompiute e omettere parole intere.
Dal
punto di vista fisico, si nota una posizione strana sia del polso che del
quaderno, così come un modo inusuale e scomodo di tenere la penna, spesso con
sole due dita. Di solito si apprezza anche un notevole divario tra la capacità
di comprensione del linguaggio e quella di riportare in forma scritta quanto
ascoltato.
La
diagnosi di disgrafia viene effettuata da psicologici esperti di problemi
dell’educazione, sulla base di specifici test [2].
Ma cosa
la causa?
Sebbene
molto spesso la disgrafia si presenti in forma isolata, non è raro che ne siano
affetti bambini dislessici o altri con la sindrome del deficit di attenzione.
Come
detto si tratta di un disordine neurologico non ancora ben identificato,
tuttavia sono state individuate due origini della disgrafia, che può dipendere
da problemi di linguaggio, cioè una specifica incapacità di associare le parole
ai relativi simboli grafici, o da problemi fisici. Nel primo caso, gli esperti
ritengono che questa difficoltà possa essere conseguenza di un danno cerebrale
dovuto ad anossia durante il parto o subito dopo la nascita. Altre ipotesi da
danno cerebrale riguardano le difficoltà che questi bambini incontrano spesso
nella percezione e nell’orientamento spazio temporale o in specifici problemi di
memoria.
Un’altra
causa potrebbero essere problemi di natura fisica sia congeniti che
post-traumatici, in particolare nella motilità fine della muscolatura del polso
e della mano.
Alcuni
esperti ritengono che anche le condizioni ambientali possano giocare un ruolo
importante nello sviluppo di questo disturbo, in particolare un ambiente
educativamente povero e una scolarizzazione molto bassa che porterebbero prima
al mancato sviluppo di un linguaggio completo e socialmente adeguato e poi alla
disgrafia e/o discalculia [3].
I tests
diagnostici
Vengono
somministrati test specifici per
valutare le capacità di lettura e scrittura dei numeri, di calcolo mediante
calcoli scritti e a mente, la comprensione dell’ordine di grandezza, il calcolo
progressivo e la comprensione testuale di un problema.
I test
più utilizzati, l’AC-MT e l’ABCA, vengono somministrati in età di prima
scolarizzazione, tra la IV e la V elementare, mentre il test della scala D non è
dipendente dall’età. I primi 2, più specifici per valutare l’abilità di calcolo,
sono previsti in due parti, una prima prova collettiva e in classe, una seconda
parte specifica per il singolo. Si basano sulla memorizzazione di numeri, sulla
capacità di eseguire calcoli elementari a mente e sulla esecuzione di calcoli
scritti.
Il test
della scala D non tiene in considerazione l’età anagrafica del ragazzo perché la
disgrafia presenta peculiarità specifiche che non sono in relazione con
l’evoluzione della scrittura ed è composto da 25 prove divise in tre gruppi [4]:
1.cattiva distribuzione nello spazio ( 7 )
2.maldestrezza (14)
3.errori
nella forma e nelle proporzioni (5)
Come
assistere un bambino disgrafico a scuola
Al
bambino disgrafico vanno innanzitutto concessi tempi più lunghi perché possa
eseguire i suoi lavori scritti e l’insegnante dovrà permettere al bambino di
eseguire in forma orale quanti più compiti possibile.
Devono
essere evitate le critiche e corretti gli eventuali atteggiamenti poco
comprensivi dei compagni di classe. Alcuni semplici ausili didattici possono
essere di grande aiuto. Fogli di carta a scrittura facilitata per la scrittura
amanuense e, soprattutto, l’uso di un pc con elaboratore di testi.
In
collaborazione con la famiglia saranno predisposti specifici esercizi di
scrittura da eseguire a casa [5].
Trattamenti terapeutici
Non
esistono terapie farmacologiche per la disgrafia e le più utilizzate sono la
terapia occupazionale (OT) e la terapia educativa (ET).
La
terapia occupazionale si dimostra utile per i bambini che hanno difficoltà con
gli aspetti fisici della scrittura. Esercizi come spremere una palla di schiuma
o giocare con l’argilla possono rinforzare i muscoli della mano. Uno specifico
fisioterapista può anche lavorare per migliorare la motricità fine per acquisire
abilità che migliorino la posizione del braccio e la postura del corpo. Tutti
questi esercizi hanno un impatto positivo sui movimenti della mano.
I
bambini con disgrafia non legata a problemi fisici possono trarre beneficio
dalla terapia educativa. Questo tipo di terapia aiuta gli studenti con problemi
di apprendimento e di attenzione a sviluppare strategie per aggirare le loro
debolezze. Si tratta di una specifica forma di psicoterapia, da affidare solo a
specialisti, che può aiutare il bambino ad avvicinarsi alla scrittura in modo
meno faticoso e frustrante [6].
Fonti
[1]
What is dysgraphia
http://dsf.net.au/what-is-dysgraphia/
[2]
What Is Dysgraphia? – Symptoms, Treatment & Definition
http://study.com/academy/lesson/what-is-dysgraphia-symptoms-treatment-definition.html
[3]
The 7 Causes of Dysgraphia
http://www.dystalk.com/talks/85-the-7-causes-of-dysgraphia
[4]
Dysgraphia Q & A
http://www.davidsongifted.org/db/Articles_id_10707.aspx
[5]
How to Assist a Student with Dysgraphia in the Classroom
http://www.superduperinc.com/handouts/pdf/147_Dysgraphia.pdf
[6] Treatment Options for Dysgraphia
https://www.understood.org/en/learning-attention-issues/treatments-approaches/treatment-options/treatment-options-for-dysgraphia