Cos’è la fibromialgia e come è possibile alleviarne i sintomi

 

La fibromialgia, conosciuta anche come sindrome fibromialgica, è una malattia che colpisce l’apparato locomotore, cioè muscoli, legamenti e articolazioni del nostro corpo. Questa patologia è ancora poco conosciuta in Italia, nonostante colpisca tra il 2 e il 4 % della popolazione, percentuale che aumenta fino all’8-10% se consideriamo la sola popolazione femminile.

È importante riconoscere i primi campanelli d’allarme per poter chiedere aiuto e trovare cure e rimedi adatti.

Quali sono i sintomi più comuni?

I due sintomi principali della fibromialgia sono il dolore e la stanchezza.

Il dolore in particolare è il sintomo che più ci deve mettere in guardia: questo è infatti il modo che il nostro corpo utilizza per farci capire che qualcosa non funziona. Il dolore da fibromialgia è un dolore che si diffonde in tutto il corpo e che, spesso, non migliora neanche dopo l’applicazione di farmaci. I muscoli sono indolenziti e contratti, come dopo un allenamento molto intenso, e con frequenza possono presentarsi crampi.

Alcune persone affette da fibromialgia avvertono anche dolore alle articolazioni, in particolare al collo, alle spalle e alle anche, con episodi acuti che impediscono addirittura di dormire o di fare della normale attività fisica.

Il dolore da fibromialgia è un dolore cronico che provoca continui mal di testa, dolori articolari, ma anche dolori superficiali a livello dei cosiddetti tender points, punti dolorosi diffusi su tutto il corpo che causano male se toccati o premuti. Anche la pianta dei piedi, le ginocchia e i legamenti vengono interessati dalla sindrome fibromialgica, impedendo molte attività quotidiane, come fare esercizio fisico, fare una camminata all’aria aperta o giocare con figli e nipoti.

La cattiva qualità del sonno e l’insonnia sono poi conseguenze naturali di questo stato di dolore diffuso che portano poi la persona affetta da fibromialgia a essere più irritabile, affaticata e sonnolenta durante il giorno.

Quali sono le cause della fibromialgia?

Alcuni studi hanno dimostrato che il dolore associato a fibromialgia è causato da un malfunzionamento nel meccanismo che il corpo utilizza per elaborare il dolore: pare infatti che coloro che soffrono di questa patologia abbiano dei nervi ipersensibili, che dunque recepiscono come dolorosi degli stimoli che di norma non lo sarebbero.

Secondo il NIAMS, un istituto di ricerca che si occupa di questi tipi di malattie, le persone affette da fibromialgia avrebbero anche un flusso di sangue ridotto attraverso alcune aree del cervello che intervengono nel controllo del dolore.

Come si può diagnosticare?

Nel caso in cui si avvertano i sintomi classici della fibromialgia, primo fra tutti il dolore diffuso, è necessario rivolgersi al proprio medico di fiducia e, successivamente, sottoporsi a una visita dal reumatologo che analizzerà soprattutto i punti dolorosi tipici di questa malattia, e in particolare:

•Base della testa

•Base del collo

•Spalla

•Clavicola

•Parte esterna dell’avambraccio

•Parte superiore dell’anca

•Parte superiore dei glutei

•Ginocchia

•Pianta dei piedi

In totale sono 18 i punti dolorosi, ma in presenza di 11 di questi doloranti si può diagnosticare quasi con certezza la fibromialgia. Un’altra osservazione a cui si viene sottoposti è quella delle articolazioni: con la fibromialgia infatti abbiamo articolazione che fanno male senza che vi sia una infiammazione, come avviene invece nell’artrosi.

Come si può curare?

Oltre alla tradizionale cura a base di farmaci, soprattutto paracetamolo, antidolorifici e antinfiammatori, per convivere al meglio con la fibromialgia è indispensabile che chi ne soffre venga informato ed educato verso alcuni comportamenti e stili di vita che possono aiutare ad alleviare e prevenire il dolore.

Tra questi rimedi alternativi troviamo:

•Migliorare la qualità del sonno anche con tisane e infusi naturali: un buon riposo è fondamentale per affrontare la giornata senza dover essere troppo affatica; se la nottata non è stata delle migliori cercate di programmare la vostra giornata in base a come vi sentite, riducendo gli impegni superflui e lo stress.

•Fare attività fisica: nonostante sembri paradossale, praticare una leggere, ma quotidiana attività fisica, come fare una passeggiata, nuotare o fare stretching, aiuta i muscoli a rilassarsi e ad alleviare il dolore.

•Massaggi: sono da sempre utilizzati per alleviare dolori muscolari e stress; i massaggi più forti possono aiutare anche a diminuire il dolore fibromialgico profondo. Provate anche in casa da soli con una pallina da tennis sui punti dolorosi per avere sollievo immediato.

•Agopuntura: questa antica pratica cinese sfrutta la pressione esercitata dagli aghi su punti specifici che aiuterebbero l’energia del nostro corpo a fluire e ad aumentare la produzione di sostanze chimiche naturali del nostro corpo contro il dolore.

Se avete un dolore diffuso persistente per più settimane che vi impedisce di dormire e di godervi la vostra routine date ascolto al vostro corpo e rivolgetevi al medico.