L'altra medicina

 

Virtù dell'orzo (Hordeum vulgare) ed effetti sulla glicemia

 

di Roberto Suozzi

 

Emolliente, rinfrescante, depurativo, antinfiammatorio della gola e leggermente astringente nelle diarree, sono alcune proprietà attribuite, dalla medicina tradizionale all'orzo il cui malto (orzo artificialmente e incompletamente germogliato), oltre che per preparare la birra, veniva utilizzato per sopperire alle deficienze nutrizionali dei bambini durante lo svezzamento. Appartenente alla famiglia delle Poacee (Graminacee) l'orzo, botanicamente Hordeum vulgare, è un cereale ampiamente coltivato in diverse parti del mondo (Europa compresa) e che si pensa essere originario delle regioni etiopiche o del sud-est asiatico da dove si è successivamente diffuso in Egitto, Cina, Mesopotamia e Europa del nord-est. Adoperato in molti casi come sostituto del tè e anche del caffè, l'orzo è stato utilizzato nella cura delle infiammazioni delle vie urinarie, come diuretico, galattogeno (per stimolare cioè la produzione del latte materno) e antidiabetico.

Cereale altamente nutritivo l'orzo è sempre stato un eccellente alimento (non dovrebbe essere consumato dai sofferenti di celiachia) soprattutto per anziani, bambini e convalescenti. Macinando l'orzo si ottiene, inoltre, una farina con cui si produce un buon pane di elevato valore nutritivo e che in recenti studi sta dimostrando la sua utilità nel contribuire a migliorare la tolleranza al glucosio e diminuire la glicemia.

L'American Journal of Nutrition ha pubblicato (Marzo 2008) uno studio svedese che ha valutato gli effetti di una prima colazione, a base di cereali, sull'indice glicemico (cioè la velocità con la quale aumenta la glicemia conseguente all'ingestione di alcuni cibi) nonché sulle glicemia.

Lo studio, che partiva dal presupposto che frequenti episodi di iperglicemia erano stati associati a un aumento del rischio di sviluppare diabete di tipo II e patologie cardiovascolari, ha preso in considerazione prodotti alimentari a base di orzo o segale. Tutte le persone (in buona salute) che consumavano questi prodotti mostravano un miglioramento sia della glicemia (a colazione e a pranzo) che della glicemia post-prandiale.

Anche il Journal of Nutrition (Aprile 2008) pubblica un'altra sperimentazione, compiuta dagli stessi studiosi, sugli effetti di un pane preparato con orzo sull'indice glicemico. Anche in questo caso il pane d'orzo risultava influenzare positivamente la tolleranza al glucosio e quindi la glicemia.