Marijuana e Sclerosi Multipla, studi su possibili cure

 

La Marijuana non è nuova per essere accostata ad effetti antinfiammatori sul corpo umano. Il suo uso è ancora e sempre più oggetto di dibattito non solo in Europa ma anche negli Usa, dove recenti affermazioni di esponenti della medicina hanno fatto risvegliare l’interesse per questo composto ai fini medici e del combattere il dolore. L’Università di Tel Aviv, proprio in questi giorni ha riacceso il dibattito sulla effettiva “usabilità” della marijuana ma stavolta per combattere gli effetti della Sclerosi Multipla.

Secondo lo studio pubblicato dai ricercatori israeliani sul Journal of Pharmacology Neuroimmune, alcuni composti presenti nella cannabis sarebbero in grado di combattere efficacemente le infiammazioni cerebrali e a livello di midollo spinale. In particolare l’attenzione degli studiosi si è rivolta verso il tetraidrocannabinolo (THC) e il cannabidiolo (CBD).

Soprattutto il secondo composto, secondo i ricercatori, sarebbe in grado di trattare gli effetti infiammatori della Sclerosi, come già sperimentato sui topi: nelle loro cellule immunitarie isolate si sono prodotti, sotto trattamento da THC e CBD, meno molecole infiammatorie e soprattutto la interleuchina, che è la prima indiziata nei processi di Sclerosi Multipla.