Long COVID: Cos’è la Sindrome Post-COVID?

 

Chi è Più a Rischio?

 

Premessa

La sindrome respiratoria causata dal Coronavirus SARS-CoV-2, denominata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità COVID-19 (COronaVIrus Disease 19), tende a guarire completamente nell'arco di due-sei settimane.

Questo accade almeno nella maggior parte dei casi, una volta superata la fase acuta (cioè il periodo iniziale dell'infezione, nonché il più rischioso per evenienze come polmonite interstiziale e tempesta di citochine) e riscontrata la negativizzazione del tampone molecolare.

In alcune persone, però, il recupero non avviene entro due mesi. Il tempo che occorre loro per riprendersi dal COVID-19 può protrarsi determinando una lunga convalescenza (o Long COVID), caratterizzata dalla permanenza di sintomi anche per diversi mesi dopo la risoluzione dell'infezione da SARS-CoV-2, come sottolineato dalla stessa OMS.

Il Long COVID si va a sommare alle numerose altre spiacevoli peculiarità di questa condizione, soprattutto in considerazione del fatto che, per presentazione clinica, varia da persona a persona e si sta rivelando difficile da trattare.

COVID-19: Dopo Quanto Si Guarisce?

Il tempo che occorre per guarire dal COVID-19 è differente da persona a persona: la maggior parte recupera completamente entro due mesi dopo l'infezione iniziale. Tuttavia, circa il 10-20% dei pazienti COVID-19 – i cosiddetti Long-Haulers, "portatori a lungo termine"– manifestano disturbi e segni clinici correlati alla sindrome più a lungo. I sintomi del Long COVID possono essere nuovi, ricorrenti o persistenti; i comuni sono: indolenzimento muscolare, spossatezza, difficoltà di concentrazione e fame d'aria.

Cos’è il Long COVID

Il Long COVID è un risultato sistemico e duraturo di un'infezione da SARS-CoV-2. I sintomi vari e spesso debilitanti persistono per settimane o addirittura mesi dopo il recupero dalla malattia acuta (COVID-19).

Cosa s’intende con Long COVID?

"Long COVID" è il termine che viene utilizzato comunemente per indicare l'insieme dei disturbi e manifestazioni cliniche che permangono dopo la guarigione dall'infezione da SARS-CoV-2, cioè dopo la dimostrazione tramite tamponi molecolari che il virus non è più presente nell'organismo (in altre parole, la reiterazione del test molecolare COVID-19 deve dare esito negativo). Si tratta, quindi, di uno degli effetti a lungo termine di COVID-19.

Per approfondire:

Tampone Molecolare COVID-19: Come Funziona e Quando è Indicato

Approfondimento: Perché standardizzare la definizione di Long COVID?

Per affrontare le sfide poste dall'assenza di una terminologia standardizzata a livello globale per gli effetti a lungo termine della condizione, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha recentemente pubblicato una definizione ufficiale. L'esigenza di una standardizzazione del termine è basata sulla considerazione che COVID-19 è una malattia relativamente nuova e l'intera gamma di effetti devono ancora essere compresi. Senza sottovalutare che l'assenza di una definizione di caso clinico per i suoi sintomi persistenti rappresentava un ostacolo potenziale alla gestione.

Prima di Ottobre 2021, "Long COVID" era generalmente usato per riferirsi a un'ampia gamma di sintomi dopo l'infezione iniziale da COVID-19, ma il termine generico comprendeva diversi tipi e combinazioni di problemi di salute per periodi di tempo variabili (nello specifico: da uno a tre mesi dopo l'infezione e senza limiti alla durata di tali sintomi).

Definizione di Long COVID

Long COVID è un termine "coniato" per riferirsi a una serie di sintomi nuovi, ricorrenti o in corso dopo l'infezione iniziale da COVID-19. Nell'ultimo anno, questa condizione è stata chiamata con molti nomi, tra cui:

Sindrome cronica da COVID-19

Sindrome da post-COVID-19

Ad ottobre 2021, l'OMS ha pubblicato una definizione ufficiale di Long COVID per far progredire la ricerca sulla condizione e stabilire dei punti cardine che possano contribuire a migliorare il riconoscimento e la cura dei pazienti che ne soffrono.

Long COVID: Definizione OMS

Long COVID è una condizione che "si verifica in individui con una storia di infezione da SARS-CoV-2 probabile o confermata, di solito 3 mesi dall'insorgenza di COVID-19 con sintomi che durano da almeno 2 mesi e non possono essere spiegati da una diagnosi alternativa".

La definizione afferma che i sintomi comuni includono:

Stanchezza o affaticamento

Fiato corto

Disfunzione cognitiva

Altri sintomi che generalmente hanno un impatto sul funzionamento quotidiano

Questi sintomi possono essere nuovi "dopo il recupero iniziale da un episodio acuto di COVID-19 o persistere dalla malattia iniziale. I sintomi possono anche fluttuare o ricadere nel tempo".

Non esiste un numero minimo di sintomi richiesto per la diagnosi e l'OMS ha osservato che una definizione separata potrebbe essere applicabile per i bambini.

Cause e Fattori di Rischio

Si stima che il 10% dei pazienti COVID-19 diventi Long-Haulers e avverta sintomi persistenti per settimane o mesi dopo aver contratto l'infezione da SARS-CoV-2.

Long COVID: Quali sono le Cause?

Le cause di Long COVID sono ancora oggetto di approfondimento da parte della comunità medico-scientifica, ma è noto che il virus sia in grado d'innescare una reazione anormale del sistema immunitario, in particolare una risposta infiammatoria intensificata, chiamata tempesta di citochine.

Il profiling immunologico ha evidenziato, in particolare, che lo stato immunitario dei pazienti con Long COVID è completamente diversa da quello registrato nella fase acuta dell'infezione.

In pratica, nei casi di Long COVID, il sistema immunitario continua a comportarsi come se stesse combattendo il virus SARS-CoV-2 anche molto tempo dopo che il virus è stato eliminato dal corpo. Il sistema immunitario continua quindi a produrre sostanze chiamate citochine, che sono utili nel combattere un'infezione attiva, ma causano infiammazioni diffuse e danni all'organismo, se non controllate. COVID-19 è noto, infatti, per influenzare praticamente ogni sistema del corpo, tra cui: polmoni, cervello, cuore, sangue, reni e fegato. In altre parole, sembra che questi pazienti abbiano un'infiammazione persistente e, per questo motivo, i sintomi tra COVID-19 e Long COVID sono diversi. Altri potenziali meccanismi sono in corso di valutazione.

 

Long COVID: Fattori Predisponenti e/o Aggravanti

Il Long COVID può capitare a chiunque, a qualsiasi età, a prescindere dalle condizioni di salute preesistenti e dall'entità dell'infezione da SARS-CoV-2. Anche chi ha sviluppato forme lievi di COVID-19 può manifestare la condizione.

In generale, pare che gli anziani e le donne di età inferiore ai 60 anni siano più suscettibili a sviluppare Long COVID. Il rischio pare aumentare in caso di sovrappeso e tra coloro che sono stati precedentemente ricoverati in ospedale per COVID-19.

Il Long COVID si osserva, inoltre, anche in età pediatrica.

Sintomi Long COVID

Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), il Long COVID comporta una serie di sintomi che possono durare settimane o mesi dopo un'infezione iniziale da COVID-19, indipendentemente dal fatto che l'infezione fosse lieve o grave. I sintomi elencati di seguito variano notevolmente da persona a persona e possono essere presenti tutti insieme o singolarmente. Per esempio, si è osservato che gusto e olfatto rimangono alterati per mesi solo in una piccola percentuale di pazienti. Gli esperti affermano che potrebbero esserci più di 100 sintomi diversi associati alla condizione.

Per alcuni, il Long COVID potrebbe sembrare un'estensione del quadro sintomatologico sperimentato nel COVID-19 (affaticamento, problemi di respirazione, anosmia, ageusia). Per altri, può comportare nuovi sintomi, come dolore al petto o problemi di memoria.

Long COVID: Come si Riconosce?

Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), i sintomi più comuni di Long COVID includono:

Stanchezza o affaticamento

Fiato corto (riportato anche come: difficoltà a respirare, mancanza di respiro)

Disfunzione cognitiva (si parla anche di "brain fog", nebbia cerebrale): difficoltà a pensare o concentrarsi

Altri che generalmente hanno un impatto sul funzionamento quotidiano:

Tosse

Dolore articolare o muscolare

Dolore al petto

Male alla testa

Perdita dell'olfatto o del gusto (parziale o totale)

Vertigini in piedi

Palpitazioni (battito cardiaco accelerato) e battito irregolare

Depressione o ansia

Febbre intermittente

Sintomi che peggiorano dopo attività fisiche o mentali

Altri Disturbi Segnalati

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2021/12/16/long-covid-sintomi-orig.jpegShutterstock

Diarrea

Nausea o vomito

Neuropatia alle mani e ai piedi

Mal di gola

Brividi e sudorazione eccessiva

Vista annebbiata

Tinnito

Occhi secchi

Tremori

Dolore addominale

Eruzioni cutanei

Contrazioni muscolari

Crampi al polpaccio

Irritabilità

Possibili Complicanze Long COVID

Infiammazione del muscolo cardiaco (miocardite)

Anomalie della funzionalità polmonare

Danno renale acuto

Perdita di capelli

Problemi di olfatto e gusto

Difficoltà a dormire o disturbi del sonno

Problemi di memoria

Cambiamenti di umore

Quanto Durano i Sintomi di Long COVID?

Uno studio pubblicato nel marzo 2021 mostra che un terzo delle persone che contraggono un caso lieve di COVID-19 manifesta ancora sintomi fino a tre mesi dopo l'infezione iniziale. Altri studi suggeriscono che una persona su 10 manifesterà sintomi per almeno un anno. Tra i pazienti che hanno avuto un COVID-19 abbastanza grave da richiedere il ricovero in ospedale, circa il 70% continua a manifestare almeno un sintomo nei mesi successivi all'infezione, secondo una carrellata della letteratura scientifica chiave presentata dalla Infectious Diseases Society of America.

La ricerca scientifica sta continuando ad approfondire quali indagini diagnostiche e terapie si possono attuare nella fase iniziale di COVID-19 per prevenire la sua progressione verso il Long COVID. Essere in grado di prevedere chi avrà un esito peggiore a lungo termine, significa poter fornire opzioni di trattamento migliori e mirate a coloro che ne hanno più bisogno. Attualmente, la migliore protezione disponibile è rappresentata dal vaccino contro il COVID-19, anche in considerazione del fatto che la prevenzione è sempre più facile del trattamento.