Osteoporosi:
quale acqua bere?
Perché è importate scegliere
Se vi state chiedendo cosa c’entri l’acqua con l’osteoporosi, notoriamente dovuta a carenza di calcio, dovete ricredervi. L’acqua è molto importante anche in questo caso, a condizione che si scelga quella giusta.
Oltre agli effetti benefici generali, una buona idratazione è sempre un’ottima cosa per la salute e l’equilibrio dell’organismo, anche dall’acqua si possono ottenere benefici diretti, assumendo calcio, oppure peggiorare la patologia, bevendo acqua “sbagliata”.
Quali acque scegliere?
Scegliere l’acqua giusta è molto importante, soprattutto oggi dal momento che anche nei normali supermercati è possibile trovare acque che contengono oltre 300 mg /litro di calcio altamente assimilabile, come lo è quello contenuto nel latte.
Bevute in buona quantità, almeno 1 litro al giorno, queste acque possono costituire un’importante integrazione dell’apporto giornaliero di calcio, avendo inoltre il vantaggio di ridurre, se non evitare del tutto, l’assunzione di grassi saturi, colesterolo, proteine animali e sodio, come avviene con il calcio di latte e suoi derivati.
Al contrario, invece, le acque oligominerali con quantità di calcio trascurabili e le acque minerali ricche di sodio e di solfati, vanno evitate, perché possono concorrere all’ipertensione (favorita dal sodio) e alla perdita di calcio con le urine (favorita sia dal sodio sia dai solfati).
Anche le acque gasate sono poco consigliate perché rendono il calcio meno assimilabile e sono meno dissetanti. Infine, è sempre raccomandabile scegliere un’acqua povera di nitrati, in questo caso è importante leggere bene le etichette: non troverete scritto nitrati ma, più probabilmente, ione nitrico o No3.
Prevenire si può
L’osteoporosi si può prevenire, basta adottare alcuni semplici cambiamenti al proprio regime dietetico e allo stile di vita. Per quanto riguarda la dieta, gli esperti sottolineano 2 principali pericoli per le ossa: le bibite gasate e il consumo eccessivo di carne. Entrambe contengono fosforo e la ricerca ha dimostrato un legame diretto tra la presenza di elevati livelli di fosforo e la perdita di calcio.
Limitare il consumo di carne e aumentare quello di verdure e cereali integrali, legumi e frutta è un ottimo modo per migliorare la propria salute e prevenire diverse malattie, oltre che l’osteoporosi. E non abbiate paura di perdere proteine. I fagioli, ad esempio, sono una fonte eccellente di proteine e nutrienti e contengono anche molte importanti vitamine e sali minerali.
Alle buone abitudini dietetiche deve essere associato uno stile di vita adeguato. Abbandonare il tabacco e almeno ridurre il consumo di alcol e di caffè è fortemente consigliato, per non dire assolutamente necessario.
Ciascuna di queste sostanze, infatti, crea un bilancio negativo del calcio nel corpo per la presenza di agenti definiti, non a caso, antinutrienti come i fitati e gli ossalati che inibiscono l’assorbimento del calcio.
Per quanto riguarda il tabacco, va notato che il contenuto minerale medio delle ossa delle fumatrici è mediamente inferiore del 15 -30% rispetto alle donne non fumatrici, 10-20% per il sesso maschile.
Tra gli altri fattori di rischio, con cui si potrebbe entrare in contatto, ci sono l’alluminio e il fluoro. Nel primo caso, gli antiacidi contenuti, ad esempio, nelle pentole fatte con questo minerale, aumentano l’escrezione urinaria e fecale di calcio. Per quanto riguarda il fluoro, con il quale si sono arricchite le acque potabili per migliorare la salute dei denti, più di uno studio ha dimostrato che, in presenza di elevate quantità, aumenta la fragilità ossea.
Per gli stessi motivi, è necessario prestare molta attenzione all’uso dei diuretici.
Un rischio ben noto per l’osteoporosi è il trattamento a lungo termine con i cortisonici sintetici. I cortisonici svolgono azione opposta a quella del progesterone: mentre il progesterone stimola gli osteociti, i cortisonici li inibiscono.
Attenzione a ciò che bevete
Una crescente attenzione viene posta dai ricercatori sulle diffusissime bevande analcoliche, i cosidetti soft drinks, in particolare quelli contenenti acido fosforico, come le bevande a base di cola.
I ricercatori della Tufts University, situata a Medford, Massachusetts, in uno studio che ha interessato diverse migliaia di uomini e donne, hanno trovato che le donne che regolarmente bevono bibite a base di cola – tre o più al giorno – hanno una densità minerale ossea a livello dell’anca più bassa di quasi il 4% rispetto alle non bevitrici o bevitrici di soft drinks senza cola.
La responsabilità, secondo il team principale dello studio, dr. Katherine Tucker, è da attribuire al contenuto di acido fosforico, un componente importante nella maggior parte delle bibite. Il fosforo è un importante componente minerale delle nostre ossa ma, se assunto in quantità troppo elevata rispetto alla quantità di calcio, può favorire la perdita di massa ossea.
Un altro possibile colpevole è la caffeina, componente indispensabile delle bevande a base di cola. È noto da tempo che può interferire con l’assorbimento del calcio. Nello studio sono state esaminate sia bibite alla cola contenenti caffeina che prive di caffeina e le bevande contenenti caffeina hanno fornito i risultati peggiori.
Lo studio, comunque, non è ancora definitivo e in parte contestato, dal momento che, dicono i produttori di bibite, alimenti come il pollo contengono quantità molto maggiori di acido fosforico, ma nessuno ha finora sconsigliato il loro consumo.
L’importanza del calcio
Il calcio, che nel nostro corpo è contenuto per il 99% nei denti e nelle ossa, è importantissimo, come è ampiamente noto, per lo sviluppo e la salute delle ossa. Meno nota, forse, è l’importanza del calcio per altre funzioni vitali come la regolazione del battito cardiaco, la contrazione dei muscoli e la coagulazione del sangue.
La carenza di calcio non solo può portare a osteoporosi ma anche, tra le altre cose, a ipertensione.
Le ossa sono un tessuto vivente e, come tutti i tessuti viventi, devono essere rifornite costantemente dei nutrimenti necessari, quali il calcio, la vitamina D e il fosforo.
Il fosforo, attraverso la vitamina D, permette l’assorbimento del calcio da parte delle ossa. La dieta deve essere equilibrata tenendo conto anche dell’età, perché il fabbisogno giornaliero varia in base all’età. Secondo le istituzioni mediche internazionali, il fabbisogno giornaliero raccomandato di calcio e vitamina D, in base alle età, è:
Bambini 1-3 anni: 700 mg
Bambini 4-8 anni: 1.000 mg
Bambini 9-18 anni: 1.300 mg
Adulti 19-50: 1000 mg
Donne da 51 a 70: 1.200 mg
Uomini da 51 a 70: 1000 mg
Donne e uomini over 70: 1.200 mg