Dietro l'angolo: insoliti luoghi d'Italia

 

 

Con le sue 21 regioni, lo Stivale racchiude un'ecclettica composizione di tradizioni inusuali, luoghi insoliti e deliziosi particolarismi. Dietro l'angolo di casa, la nostra penisola si trasforma in un itinerario dalle mille idee, per degli spostamenti facili ma dalla sorpresa assicurata. Come sempre, la redazione ha selezionato per voi alcuni luoghi, che ci hanno particolarmente marcato sia per l'originalità che per la composizione. Partite quindi in un viaggio "a casa", per scoprire le bellezze insospettate dello Stivale!

I forti di Genova

Intorno alla città, porto del Mediterraneo, fioriscono un insieme di rocche, castelli, torri e bastioni che costituivano il sistema di difesa della città di Genova. Durante le epoche la città, attraverso le glorie della Repubblica marinara fino al regno dei Savoia, Genova fu nella necessità di difendersi, proteggendosi attraverso alte mura e forti. Una poco più di una decina costituiscono il nucleo principale di queste fortificazioni. Tra queste, si denota il forte Sperone. Sulla sommità del monte Peraltro, in una posizione dominante sulla città, le prime fortificazioni risalgono al 1300. In un concentrato di storia, documenti ne attestano una costruzione intono al 1530 anche se tutt'oggi le modifiche visibili risalgono tra il 1700 e 1800! Meno antico, il forte Begato è attualmente l'unica fortezza completamente restaurata per permetterne una visita completa. Si raggiunge dal centro seguendo le indicazioni « Righi ». Finalmente, sono diversi gli itinerari possibili, siano essi in auto, in bicicletta oppure a piedi in alcuni

 

Le ville friulane

 

Vicino al Veneto, conosciuto per le sue ville del Palladio, il Friuli rivela ad alcuni conoscitori piccoli gioielli architetturali. Disseminate nel territorio di Udine, Gorizia e Pordenone, tre sono le varianti di queste ville: di tipica costruzione veneta signorile, abbastanza isolata e dall'aspetto neo-classico, oppure secondo un'architettura di tipo casa friulana nobilitata, sviluppandosi in lungo e spesso vicino centri urbani o finalmente di tipo castello medievale, in seguito trasformato in dimora per i nobili della regione. In una visita degli edifici, si scopre la storia del Friuli con le sue tradizioni e bellezze. Meno conosciute che le vicine ville del Palladio, una gita fra i segreti delle ville porta quasi i sapori di un viaggio iniziatico nel patrimonio di questa regione di frontiera.

 

Erice, U munti

 

La Sicilia è di sole e di mare, terra di vulcani e di isole che puntellano il Mediterraneo come tanti satelliti all'isola madre, una regione a sè, fieramente indipendente e dal carattere marcato. Al crocevia di continenti, sono numerose le conquiste e i popoli che ne hanno marcato l'architettura, fin dall'Antichità. Approdati dal continente, direzione la regione di Trapani. Dominando la baia della città, l'antico borgo di Erici si erge sul Monte Giuliano. Dalle sembianze medievali, le prime presenze nel borgo rimontano ai tempi romani quando questi vi veneravano la dea Venere. Insieme a Segesta era una delle città più antiche dei Elimi. Più tardi, con l'arrivo dei biondi normanni, sulle rovine del tempio, fu edificato il castello di Venere, visitabile tutt'ora. La cittadina di Erice, protetta dalle sue alte mura medievali si visita lasciandosi trasportare dai suoi viottoli alla scoperta di chiesette e scalette che si inerpicano fino a balconi fioriti.

 

Il ponte del diavolo in Valle d'Aosta

 

Conosciuta per le sue cime innevate, e destinazione di vacanze sportive, troppo spesso si dimentica della Valle d'Aosta i suoi tesori culturali. Terre di tradizioni, personaggi incantati o meno popolano i paesaggi naturali del territorio: fate, diavoli, gnomi e santi in un caleidoscopio di leggende deliziosamente pagane! Vicino il borgo di Saint Martin scorre il fiume Lys, su questo passava l'antica via consolare che collegava Roma alla Gallia. A testimonianza di ciò rimane un antico ponte romano, datante del I secolo av. C. Dall'architettura audace, l'arco del ponte ha dato spunto a una suggestiva leggenda. Soprannominato il "ponte del Diavolo", credenze popolari racconto che questo fu costruito dal re degli Inferi in persona. Infatti san Martino, di ritorno verso la sua diocesi di Tours, si trovò sbloccato sulla riva del Lys, le cui acque tumultuose avevano spazzato via l'unico passerella. Fu allora che Lucifero si propose di costruirgli un varco in una sola notte, in cambio dell'anima del primo passante. Non si sa troppo perchè il santo accettò, fatto sta che il patto è stipulato. Detto fatto, in una notte il ponte fu costruito ma il diavolo fu beffato. Con furbizia, il santo gettò sul ponte un tozzo di pane, sicchè il primo ad attraversarlo fu un cavallo affamato...

Dai luoghi affascinanti, la regione abbonda di leggende e superstizioni, di che immaginarsi un piccolo itinerario tematico alla loro scoperta!

 

Campania irpina

 

Prima regione del Meridione, la Campania è conosciuta soprattutto per il suo solforoso capoluogo. Infatti, non tutti sanno che questo territorio bagnato dal mar Mediterraneo si inoltra, in parte, verso gli Appennini, rivelando dei paesaggi montuosi molto diversi dal suo litorale. In questa parte più rurale, verdeggiante, considerata "montagna" dai marini napoletani, alcuni luoghi hanno conservato un fascino da borgo umbro. Fra questi, la cittadina di Mercogliano che si aggrappa alla pendici del Monte Vergine. Divisa tra una città "bassa" e città "alta", la seconda svela un centro antico. Cinto da mura, si intrecciano viottoli e stradine interrotti da scalinate che si inoltrano del cuore del villaggio medievale. Dopo una passeggiata, fermatevi in uno dei piccoli ristoranti per gustare la gastronomia del territorio - funghi e selvaggina - magari con una vista a strapiombo della vallata. Non vi attardate invece nella parte bassa, essenzialmente moderna e residenziale. Se il sole splende, il borgo di Mercogliano potrebbe rivelarsi una sosta, come per i pellegrini un tempo, prima dell'ascesa e della visita del santuario di Monte Vergine. In cima da visitare una chiesa del 1126.

 

La Calabria bizantina

 

La punta dello stivale accoglie numerosi gli Italiani e stranieri, che vengono l'estate sguazzare nelle sue acque limpide. Che si scelga lo Ionio oppure l'Adriatico, questa regione del sud profondo ha fatto innamorare più di un turista. Rinomata colonia della Magna Grecia durante l'Antichità, la Calabria ricade sotto la dominazione ellenico-bizantina intorno al 885 d.C. Terra mistica, attira soprattutto dei monaci basilei alla ricerca di luoghi solitari per il loro ritiro religioso. Tutt'oggi, tra le alture, nascosti dalla folta vegetazione fioriscono eremi, cenobi e monasteri. Con un poco di fantasia, e la passione dell'architettura, un intinerario magico si modella, alla scoperta di queste testimonianze dell'arte bizantina. Tre monumenti si stanziano fra gli altri, a figura di immancabili in tale circuito culturale: la cattolica di Stilo (X secolo), dalle sue forme tondeggianti di piccolo cenobio, il Battistero di S. Severina (x secolo) e la chiesa di S. Marco Rossano (X secolo). Molto più tardi, proprio a Stilo, tra l'altro, nasce Campanella, filosofo dal pensiero magico, accusato di eresia nel XVII secolo.

 

Le Marche sotterranee

 

Incastonata fra Umbria e l'Adriatico, il viaggio nella Marche si tinge di discesa nel cuore della Terra. Poco lontano da Ancona, infatti, in un paesaggio da colline umbre, è da scoprire il sito ipogeo delle Grotte di Frasassi. Scoperte per caso all'inizio del secolo scorso, il complesso naturale è stato fortunatamente salvaguardato. Scendendo nelle profodità della terra, in un'astmosfera da romanzo di Jules Verne, si percorrono delle grotte dalle tante stalattiti e stalagmiti. Queste rispondono a nomi magici come la grotta del Grande Vento, gli Abbissi di Ancona, con cavità di circa 200 metri, la sala dei Duecento dalle sue decorazioni stalattitiche in pietra o ancora il Lago Cristallizzato, panorama da racconto fantastico. Alla scoperta di questo tesoro naturale sono organizzate diversi circuiti sul sito, sempre accompagnati da una guida si può scegliere fra un percorso "turistico", semplice e a portata di tutti, oppure un itinerario "scoperta".

 

 

Le Piramidi di Terra del Trentino

 

Strani i paesaggi in montagna, spesso mozzafiato dalle altezze imponenti a farti sentire piccolo piccolo. Non mancano alla regole i luoghi montagnosi delle Dolomiti nel Trentino, con le loro cime che si tingono del caratteristico colore rosa, così raro e suggestivo. In particolare, vicino Segonzano, nella valle di Cembra, un fenomeno erosivo alleato alla roccia delle Dolomiti ha dato vita a dei monumenti naturali dei più impressionanti. Nel cuore della vallata dell'altopiano di Pinè, tra il verde della vegetazione, si innalzano le piramidi di pietra, chiamate dagli abitanti della valle gli "omeni di terra". Fenomeni naturali, queste lunghe stele di pietra possono raggiungere i 40 metri di altezza, puntellando la zona in una combinazione inconsueta.

 

I Sassi di Matera

 

Regione incastonata tra due sorelle maggiori, la Campania e la Calabria, rimane una destinazione « confidenziale » per passare le vacanze. Superata la conosciuta Maratea per dei tuffi a mare, i tesori della Basilicata restano poco valorizzati. In un itinerario dell'insolito non potevano non figurare i sassi di Matera, iscritti al Patrimonio Mondiale dell'Unesco. Agli occhi del viaggiatore si offre un'intera città attaccata alla collina, esprimendosi in un insieme di costruzioni trogloditiche. Dai primi insediamenti antichi, alcune grotte risalgono al paleolitico, i Sassi di Matera sono una sinfonia di grotte, cave e scale che si aggrappano alla roccia in una comunione tra l'uomo e la terra. Oltre 120 chiese rupestri, alcune con sorprendenti affreschi bizantini, completano questo viaggio attraverso il tempo. I sassi, oramai disabitati, in seguito allo sfollamento del 1954, si visitano a piedi, immergendosi nell'atmosfera senza tempo della roccia.

 

La Sardegna dei nuraghi

 

Altra isola italiana, la Sardegna si contraddistingue per le sue acque cristalline, dai toni caraibici. Dalle coste gremite, l'estate per la ricerca della tintarella perfetta, l'isola sarda rimane una meta da scoprire ugualmente in primavera, inerpicandosi nel suo entroterra. Prima di tutto perchè le tradizioni vi sono conservate ferventemente e si potrà assaggiare alla vita degli isolani. Tingendo le proprie vacanze di colori locali e di spensieratezza autentica. Dai borghi arroccati, passando per le specialità gastronomiche, il segreto della Sardegna permane nelle sue costruzioni antiche. Disseminati nell'isola, si ergono come pastori della Natura i misteriosi nuraghi, costruzioni che risalgono all'età di bronzo di cui non si conosce ancora l'esatta funzione. Vasto il percorso tematico da intraprendere alla ricerca dei suggestivi coni di pietra, pochi sassi sparpagliati in alcune zone, un intero complesso in altre. Il meglio conservato, beneficiando anche dell'iscrizione al patrimonio mondiale dell'Unesco, rimane il nuraghe Su Nuraxi, vicino Barumini. Il villaggio nuragico, risalente al XII-XI secolo av.C., è unico nel suo genere in una successione di torri circolari, probabilmente a difesa del territorio.