Urbino
Raffaello ma non solo: a Urbino le espressioni artistiche non
mancano di certo. Dalla Galleria Nazionale delle Marche alla Fortezza Albornoz,
passando per l'Orto Botanico, si possono osservare autentici gioielli che
rendono la città una preziosa perla culturale. Un centro in continuo movimento,
dove la vita giovanile è resa molto attiva grazie alla presenza dell'Università
e delle migliaia di studenti che la frequentano.
Primo giorno
Mattina
La visita a Urbino non può non iniziare da piazza Duca Federico, su cui sorge il
Palazzo Ducale, sede dell'imperdibile Galleria Nazionale delle Marche. Il
palazzo ospita anche la Biblioteca, che conteneva un tempo alcuni codici molto
rari, trasferiti a Roma quando Urbino entrò a far parte del Regno Pontificio.
Sulla contigua piazza Rinascimento, attorniata da caffè e popolata sempre da
frotte di studenti universitari, sarà piacevole attardarsi, godendosi il
passeggio. Ancora a zonzo nel cuore del centro storico di Urbino, si può
cogliere l'occasione di uno shopping alimentare di tipo biologico e naturale: a
"Un Punto Macrobiotico", in via Cesare Battisti.
Pomeriggio
Il pomeriggio, da trascorrere in una zona cittadina d'intensissima impronta
medievale, è all'insegna di botteghe e oratori. In via Mazzini si può visitare
l'Oratorio di San Gregorio, dalla barocca facciata. Sulla stessa via, si trova
la bella "Bottega d'Arte" (tel. 0722-327559), dove è possibile acquistare la
stella ducale di Urbino, conosciuta anche come "lampada feltresca", realizzata
artigianalmente su disegno di Leonardo.
Urbino ha una vocazione consolidata come laboratorio di idee e di progetti, che
hanno contribuito alla cultura nazionale e internazionale. L'arte
dell'incisione, ad esempio, che fin dal XVI secolo ha trovato nella città
feltresca un terreno fertile e che a partire dagli anni '20 dello scorso secolo
ha dato vita ad un vero e proprio fenomeno culturale con la celebrata Scuola del
Libro, ancora oggi sa riservare piacevoli novità. Si è da poco inaugurato,
infatti, il Centro Internazionale per l'incisione artistica, che organizza corsi
tenuti da docenti di fama internazionale, per avvicinarsi o perfezionare
l'antica e affascinante arte dell'incisione. Nell'era del digitale il Centro di
Urbino rappresenta un'isola felice per chi vuole impossessarsi nuovamente della
propria manualità e ritrovare un contatto emozionale con il media espressivo.
Riprendendo poi l'itinerario di visita, di fronte alla Chiesa di San Francesco
da Paola, fatta edificare dall'ultimo duca della città Francesco Maria II della
Rovere nel XVII secolo, si salgono le Scalette di San Giovanni e si guadagna
l'Oratorio di San Giovanni Battista, che offre una delle più belle vedute sulla
città. Poco distante c'è l'Oratorio di San Giuseppe con il suo suggestivo e
commovente presepe, opera del Brandani. La giornata prosegue all'insegna della
creatività.
Sera
Sulla centrale via Mazzini, il "Caffè del Sole" è il posto giusto per una serata
piacevole: un ambiente gradevole, frequentazione giovane e vivace, buoni vini e,
soprattutto, ottima musica!
Secondo giorno
MattinaLa mattinata è dedicata per intero all'artista urbinate universalmente
più noto: Raffaello, che nacque in questa città nel 1483, si formò alla bottega
del padre e divenne uno dei maggiori pittori del Cinquecento. S'inizia da
piazzale Roma, dove sorge il tardo ottocentesco monumento a Raffaello realizzato
nel 1897 da Luigi Belli; alla base sono incisi episodi della vita del pittore,
mentre ai lati sono scolpite le figure che rappresentano La Rinascenza e Il
Genio. Si prosegue con la visita alla casa natale di Raffaello: la stanza in cui
il pittore nacque è connotata dalla presenza di una Madonna col Bambino, sua
preziosa opera giovanile. Proseguendo lungo via Raffaello, si raggiungono poi
gli antichi bastioni, dove prende inizio quello che è noto come "giro del
Cassero": una godibile passeggiata tra mura secolari e suggestivi scorci
architettonici. Ancora all'insegna di Raffaello ci si può poi concedere una
pausa di grande piacevolezza: al "Caffè Raffaello", appunto, nell'omonima via,
al numero civico 41.
Pomeriggio
L'itinerario pomeridiano prende le mosse da via Bramante, ove si ammirano una
settecentesca fontana, e la casa natale del papa Clemente XI. Quindi, ci si può
dedicare a un'esplorazione dell'Orto Botanico, la cui fondazione risale agli
albori dell'Ottocento, ricco di specie vegetative rare e preziose. Giunti infine
a Porta Santa Lucia, costeggiando le mura, in direzione sud-ovest, si guadagna
il panoramico Parco della Resistenza, dove sorgono la possente Fortezza Albornoz
e il ferrigno monumento ai Caduti di tutte le guerre.
Sera
Per la cena si può scegliere l'Antica Hostaria La Balestra. Nel centro storico,
è ospitata in un palazzo del XV secolo, eretto sulle fondamenta di un'antica
casa romana. Una volta entrati, si avrà la sensazione di sedere alla tavola del
Duca Federico di Montefeltro. Tutto infatti ricorda l'atmosfera della corte
rinascimentale, dall'ambientazione alla scelta dei piatti, che lo chef ha voluto
riscoprire tra le pietanze che allietavano la corte urbinate. Protagonista
assoluta la cacciagione: lepre alla ducale, capriolo, cinghiale alla
Montefeltro, agnello all'urbinate sono i piatti forti proposti dall'hostaria,
senza dimenticare i prodotti d'eccellenza del territorio, come funghi porcini e
il prezioso tartufo di Acqualagna. E con un occhio rivolto alla cucina contadina
marchigiana, "povera" ma dalla tempra decisa, come le zuppe di cicerchie, i
fagioli con le cotiche, i vincisgrassi. Il conto? Assolutamente contenuto.
Terzo giorno
Mattina
L'itinerario di visita della giornata inizia, nei pressi di Porta Valbona, da
via Stretta: qui si trova la Sinagoga di Urbino, nel cuore dell'antico ghetto
ebraico. Il quartiere nacque quando Urbino passò sotto il dominio del regno
Pontificio: oggi, a connotarne l'identità, sono rimasti l'edificio della
Sinagoga e la porta che ne regolava l'accesso. A breve distanza è la Piazza del
Mercatale, ampio spiazzo ai piedi delle mura, dal quale parte la bella rampa
elicoidale che, secondo il disegno di Francesco di Giorgio Martini, sale a
gradoni verso il centro storico, conducendo ai portici di corso Garibaldi. Per
il pranzo, è interessante provare la cucina alternativa (sempre più valida e
varia, ormai competitiva con la gastronomia tradizionale) da "Mensa - Un punto
Macrobiotico", in via Pozzo Nuovo, 4.
Pomeriggio
Il pomeriggio prevede una passeggiata nel verde, in un'area cittadina dedicata
agli studenti universitari. Partendo da Porta Valbona, si raggiunge il Colle dei
Cappuccini da cui si può godere uno splendido panorama sulla città, scoprendone
sempre nuovi scorci. Sul colle sorgono la Chiesa dei Cappuccini e l'attiguo
Convento: gli edifici (un tempo popolati dai frati dell'ordine dei Cappuccini),
appartengono all'Università di Urbino, così come il terreno circostante. L'area
ospita oggi il Collegio Universitario, bell'esempio di interevento urbanistico
contemporaneo, realizzato negli anni '70, su progetto dell'architetto Giancarlo
De Carlo (lo stesso cui, a Urbino, è dovuta la ristrutturazione del Convento
della Chiesa di Sant'Agostino, anch'essa di pertinenza dell'Università).
Sera
La serata prevede una breve e gratificante escursione, a pochissimi chilometri
da Urbino, lungo la strada per San Marino: si tratta di raggiungere, in via
Gadana, "l'Agriturismo Ca' Andreana". Il locale, estremamente gradevole, offre
una cucina di solida tradizione, impostata sull'utilizzo di materie prime di
assoluta freschezza, lavorate con metodi biologici: insomma, un'esperienza
davvero consigliabile.